Tag: Tabula Fati
BLU
COSΓ Γ IL DESTINO
Così è il destino
come sbattere il naso
in un giorno a caso
e sentirlo sanguinare
senza dolore
dall’imprevisto
sino a suggere la vita
che ti toglie il fiato
ti imbratta l’anima
nel bene e nel male
Del resto
non c’Γ¨ cosa bella
che non abbia
un segno mozzo.
Ed io piΓΉ di uno.
@Manuela Di Dalmazi
So is destiny
So is destiny
how to break your nose
on a random day
and feel it bleed
without pain
by the unexpected
that takes your breath away
you soil your soul
quick setting
to the point of sucking life
for better or for worse
After all
there is no beautiful thing
that havenβt
a cut sign
And I got more than one!
“L’albero dei frutti felici”
(Da Germoglia l’anima deserta edizione Tabula Fati)
Non ha senso
Margherita
Mβama non mβama
stacco petali in fiore
a Margherita
Handicap
Pillole di Haiku
Il mero handicap
paura del diverso
dentro te stesso
(Da Germoglia l’anima deserta)
β LaΒ tuaΒ ultima carezza β
FrammentiΒ diΒ sopravvivenza
LβariaΒ faticaΒ aΒ ossigenareΒ iΒ polmoni
Trattengo leΒ emozioniΒ in apneeΒ prolungate
LaΒ memoriaΒ viveΒ maΒ non vivifica.
IlΒ passato infuriaΒ controΒ ilΒ presente, prendeΒ ancheΒ ilΒ futuro comeΒ ostaggio .
E son passatiΒ anni dalleΒ promesseΒ tatuateΒ sullaΒ nostraΒ pelle,
inchiostro delleΒ salive.
LaΒ gioiaΒ dellβincontro puΓ² solo affrontareΒ con dignitΓ ilΒ doloreΒ dellβaddio β¦
Ricordo ostinato dellaΒ tuaΒ ultimaΒ carezza, blandiziaΒ eterna.
Manuela Di Dalmazi
DIO Γ COMPLICE
Dio Γ¨ complice. Ci ha fatto a sua immagine e somiglianza.
Dunque deve essersi specchiato.
Ha creato un umano capace di peccare addirittura in Paradiso.
Ma se si Γ¨ certi della sua infallibilitΓ , allora la perfezione del suo creato Γ¨ stato proprio quello di fare creature imperfette che nella loro tensione al superamento dei propri limiti, creassero pozzanghere di paradiso in terra.
Alla perfezione nulla si aggiunge e nulla si toglie.
Si sarebbe annoiato qualunque Dio a vegliare per l’eternitΓ su una specie inamovibile.
La beatitudine Γ¨ la soddisfazione di una conquista, il premio per la nostra inettitudine.
” Per specula speculorum. Amen
Dalla mistica della marmellata di Mariaester Graziano, ed.Tabula Fati “
” VIVERE, MORIRE “
Notte flaccida
ondeggiante ed imperfetta,
una luna verniciata
mostra la sua vizza cicatrice
sottomessa al proprio plasma.
Apparso su un prisma
che mai vorrei guardare
il tempo Γ¨ solo un eco della memoria.
Passi persi …
verso il silenzio delle isbe
una calma indolenzita cesella l’emozione …
Partire Γ¨ uguale a morire.
Tornare sarΓ uguale a vivere?
Manuela Di Dalmazi
Poesia Germoglia l’anima deserta
Da libro Germoglia l’anima deserta edito da Tabula Fati
http://www.edizionitabulafati.it/germoglialanimadeserta.htm
Germoglia lβanima deserta, geografia della storia.
Tanti passi affrettati, tanta fretta da non riuscire a godere nulla. Coscienza del niente.
A volte rivedo cosa avrei voluto essere, mi accontento del modesto esisto di non essere ciΓ² che non volevo diventare.
Se dovessi rivivere sarei capace di non fare gli stessi errori che con goduria ho vissuto?
Sfuggo alla molteplicitΓ degli specchi.
Mi trovo sul palcoscenico, nessun pagante nessun battere arrabbiar di mani nessuno soporiferamente addormentato solo lo scricchiolio del legno, il suo calpestio Γ¨ lβunica gioia acquisita.
Segnale di vita.
Lo show non Γ¨ mai finito anche se il pubblico non Γ¨ gremito nella sala.
Ci siamo io e la mia anima, ancora ci scrutiamo dopo esserci sfiorati tanto, dopo aver condiviso la piΓΉ asciutta lacrima , lβoblio di qualche partenza.
Ora, scusami, d evo chiudere.
Fra poco nevicherΓ .
Ed io non ho ancora rientrato la legna.
BUIO BUCATO
…questa sera voglio mettere un vestito elegante alla materia tarlata della notte.
(” Buio bucato “da La mistica della marmellata)
” Osservando la neve piegare i rami “
Ti ricordo,
perchΓ© mi ricordi
le tracce dellβamore.
Anche se non vorrei
ricordarti, ti bevo.
Bevo del tuo amore,
ti sorseggio,
lβultima volta o la prima,
che mai sarΓ .
I pensieri, anche i piΓΉ puerili,
ignari, tutelati dai mille
veli che compongono la trasparenza,
si elevano al cielo.
Il tuo nome si espande
sconfiggendo le sponde del tempo,
dello spazio.
Son seduto,
osservando la neve piegare i rami
occupando tutto lβorizzonte
che diventa addio.
Da Germoglia l’anima desertaΒ Manuela Di Dalmazi
Poesia ” FRAGILITA’ “
Silenzio sospetto
si ascoltano le cicale che la cittΓ ha ingoiato Un cielo inatteso
ha spogliato le nuvole, e sempre piΓΉ scoperta Γ¨ questa mia fragilitΓ .
Il raggio pigro del sole si dipana sulla finestra mostrando il nudo ballo delle sue particelle,
si poggia su dei fogli,
su una penna, su una matita,
sul temperino ancora vestito con la gonna rossa e nera
del Faber-Castell appena temperato, briciole di mina,
gli odori si annodano ai ricordi…
le lacrime trasudano dai bordi.
Si ascoltano le voci dei bambini setacciate dal tunnel del tempo,
il presente si fa passato…
Una foglia ingiallita
appesa ad un ramo senza etΓ sventola,
quasi si aggrappa per non cadere
in un abisso verde erba.
Manuela Di DalmaziΒ Β Β https://strumenti.dantebus.com/contest/artwork/15533
da Germoglia l’Anima deserta
Poesia ” LATITANTI “
Latitanti, sotto il manto recondito della luna
le nostre labbra erano ad un alito di distanza,
lui scoprì la mia nudità :
inedita, rilevante, sinuosa
come la strada che porta allβ eremo.
Celeste lβeterno desiderio,
verde la preghiera di chi aspetta con il cuore.
Sussurrami allβ udito, consegnami allβ infinito
introducimi dove le carezze si affollano estasiate
conducimi dove lβanima si fa corpo…
talamo di nozze tra cielo e terra.
Sdraiati sulla pancia della luna,
in un bagliore scorsi il suo sorriso;
terrazzo affacciato al cielo.
Cattedrali della memoria i corpi, lβanima regia dellβamore.
Manuela Di Dalmazi da “Germoglia l’anima deserta “