Anfibologie della morte

“Anfibologie della morte”

A volte mi chiedo
se siamo angeli o demoni
con le mani fredde
e freddi i piedi.

Non Γ¨ facile sopravvivere
alle amputazioni;
le perdite negli anni
di sangue in sangue;
la morte di un fratello _ morto,
la morte di una madre _ viva.

Vivamente oltre il dolore
le lacrime sono esonerate
perchΓ© diventano
insensate.

Lapidi.

Tra le croci cammini;
figli a finestre
amici morti alle scale
amori marciti sui tetti.

ChissΓ  perchΓ© nei cimiteri abruzzesi
non ci si saluta
ognuno con il proprio annaffiatoio verde a mezz’acqua
e fiori a caduta d’intonaco
sul proprio marmo.
Ognuno si fa i morti suoi.

Anfibologie della morte.

Ma tu ed io
con i piedi freddi
e fredde le mani
tra i nostri cimiteri
ci salutiamo,
spolveriamo i morti
uno dell’altro
e l’annaffiatoio in comune.

I fiori li coltiviamo nel nostro giardino.

A volte mi chiedo
se siamo angeli o demoni,
portiamo l’inferno a mani nude
e il paradiso Γ¨ fiume
che ancora incede.

“Amphibologies of Death”

Sometimes I wonder
whether we are angels or demons
with cold hands
and cold feet.
It’s not easy to survive
to amputations;
losses over the years
from blood to blood;
the death of a dead brother,
the death of a living mother.

Lively beyond the pain
tears are exempt
because they become
senseless.

Tombstones.

Among the crosses you walk;
children at windows
dead friends at the stairs
loves rotted on the roofs.

Who knows why in the cemeteries of Abruzzo
no greetings
each with their own green watering can in midwater
and plaster-like flowers
on your marble.
Everyone makes his own deaths.

Amphibologies of death.

But you and me
with cold feet
and cold hands
in our cemeteries
we say goodbye,
we dust off the dead
of each other
and the shared watering can.

We grow the flowers in our garden.

Sometimes I wonder
whether we are angels or demons,
we carry hell with our bare hands
and heaven is a river
which still haunts.

Gli addii

Gli addii
non si annunciano
si compiono
in un battimano
la violenza
Γ¨ inevitabile
bacile
esangue
come quando
si muore
e del silenzio
di ciΓ²
che seguirΓ .

“The goodbyes”

The farewells
they do not announce themselves
are fulfilled
in a clap
violence
It is inevitable
basin
bloodless
come when
you die
and silence
of that
that will follow.

Β© Manuela Di Dalmazi

AnΓ‘krousis maschile

Immaginando acerbe acque

sentir fluire lingue …

s’arroventa lenta la mano in levare …

un trasalir d’umori saliva accoglie

ingollando immagini spoglie…

fino al sollevamento del sacco le doglie

l’impavida erezione,
tra le (mani) tacque.

Male anΓ‘krousis

Imagining immature waters
to hear tongues flowing …
inflame slowly the rising hand…
a jump of humours saliva welcomes
swallowing guise images …
until lifting the bag labour pain

the fearless erection,
in his (hands) he was silent.

Β© Manuela Di Dalmazi

β€œLa donna deve fare attenzione a non consentire a…

β€œLa donna deve fare attenzione a non consentire a un eccesso di responsabilitΓ  o di rispettabilitΓ  di rubarle le pause e le estasi necessarie per creare. Deve semplicemente dire di no a metΓ  delle cose che secondo lei dovrebbe fare. All’arte non bastano pochi momenti rubati.Lo sparpagliamento dei piani e dei progetti si verifica quando […]

β€œLa donna deve fare attenzione a non consentire a…

Gocce di pioggia

Saltellano gocce di pioggia
su corpi ripiegati di schiena

Saltellano senza assolvere ciglia
ne coscienze infiorate

È sbieco saltelllio
palude che raggela,
non lava

Saltellano fastidiose
sul  giusto e sull’ingiusto
su chi si volta di faccia
su chi piange il silenzio
di chi scava
tra una goccia di sudore
e l’altra

Dedicami cielo
il giusto prato
tra lumache e vermi

semmai decidessi pioggia

Raindrops

Raindrops hop
on bodies folded back

They hop without absolve eyelashes
nor flowered consciences

It’s oblique hopping
swamp that freezes,
does not wash

They hop annoying
on the just and the unjust
on who he turns to face
on those who cry for silence
of those who dig
between a drop of sweat
and the other

Give me heaven
the right green
between snails and worms

if anything, I decide rain

Sto di casa qua

L’aria salmastra


gode il suo risveglio


cuore del cielo.


Fa’ carne in me


l’odore del mare


dietro un recinto

di impegni


scadenze


celebrazioni famigliari


Afferro al volo


l’eternitΓ  di questo istante


sto di casa qua


e nel verso che va…

Β©Manuela Di Dalmazi

Pescara

Fujifilm xt100