Certe cose non possono avere un titolo

Qui, tutto diventa veloce, troppo veloce!
Sento questa accelerazione gravitazionale
come se il tempo si fosse accorciato
come se qualcosa stesse per compiersi o per scadere.
Confesso che ho paura!
I gesti sembrano monchi:
un bacio diventa uno struscio
una carezza un soffio
uno sguardo un nonnulla,
e persino la paura accelera.
Sento i miei passi sorpassarmi
voglio accelerare, non ci riesco…
Ho paura!
E allora prendo la macchina
come se fosse una navicella
spaziale
mi dirigo in val di Sangro,
sulla scia della mia memoria storica
moltiplico i ricordi felici da bambina
sconfiggendo le morse del tempo.
Salgo le scale di casa in via Nazionale
a Perano chiamando a squarciagola –  Nonnaaaa! – Lei appare, mi sorride, come una pianta alla sua radice
dopo 102 anni di vendemmie.
E il tempo come per magia s’acquieta
si lascia dilatare dalle mani antiche
e dal manto di parole sagge, mistiche.
In un lampo l’abbraccio!
La stringo e catturo il tempo distratto
    .  dell’eternitร .

ยฉ Manuela Di Dalmazi

Here, everything becomes fast, too fast!
I feel this gravitational acceleration
as if time had shortened
as if something was about to happen or to expire.
I confess that I am afraid!
The gestures seem incomplete:
a kiss becomes a rub
a caress a breath
a glance a trifle,
and even fear accelerates.
I hear my footsteps passing me
I want to accelerate, I can’t …
I’m scared!
So I’ll take the car
as if it were a spacecraft
space
I head to Val di Sangro,
in the wake of my historical memory
I multiply happy memories as a child
defeating the vices of time.
I go up the stairs to my house in via Nazionale
to Perano calling out loud – Nonnaaaa! – She appears, smiles at me, like a plant at its root
after 102 years of harvests.
And time calms down as if by magic
it lets itself be dilated by ancient hands
and from the cloak of wise, mystical words.
In a flash the hug!
I hold her and capture distracted time
of eternity.

Vietato l’ingresso ai non addetti all’amore

๐ŸŒนBuongiorno amici, ringrazio tutti quelli che hanno votato per la scelta della copertina del libro “Vietato l’ingresso ai non addetti all’amore” (Poesie d’amore, twistpoem e haiku).

Ringrazio la professoressa Silvia Elena Di Donato per la collaborazione certosina nelle rifiniture, l’Assessore alla cultura Maria Rita Carota per la prefazione, il professore Francesco Di Rocco per la postfazione.

๐Ÿ“•Oggi andrร  in stampa con Alessio Masciulli Masciulli Edizioni che ringrazio per la collaborazione e la fiducia accordatami. โ™ฅ๏ธ

———————————————————๐ŸŒนGood morning friends, I thank all those who voted for the choice of the cover of the book “No entry for non-lovers” (Poems of love, twistpoem and haiku).

I thank Professor Silvia Elena Di Donato for the painstaking collaboration in finishing, the Councilor for Culture Maria Rita Carota for the preface, Professor Francesco Di Rocco for the afterword.

๐Ÿ“•Today it will go to print with Alessio Masciulli Masciulli Edizioni whom I thank for the collaboration and the trust placed in me. โ™ฅ ๏ธ

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Varchi

Per #fotopoetando poesie sulle immagini.

“๐˜๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช”

๐˜“๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ข ๐˜ด๐˜ค๐˜ข๐˜ณ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ
๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ’๐˜ข๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฆ
๐˜ข๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ท๐˜ข๐˜ณ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ฃ๐˜ฃ๐˜ช๐˜ข
๐˜ด๐˜ฐ๐˜ด๐˜ฑ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ข
๐˜ฅ๐˜ข๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ค๐˜ถ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ด๐˜ช๐˜ต๐˜ขฬ€ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ง๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฎ๐˜ฆ,
๐˜ถ๐˜ฏ ๐˜ฃ๐˜ข๐˜ค๐˜ช๐˜ฐ
๐˜ฉ๐˜ข ๐˜ฃ๐˜ถ๐˜ค๐˜ข๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ฏ๐˜ถ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ช ๐˜ค๐˜ช๐˜ณ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ข.
.

(Fotografia: Maurizio D’Amato )

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.

For #fotopoetando poems on images.

“Gates”

The unhinging power
of love
opens gaps in the fog
pushed
from the curiosity of shapes,
a kiss
has punctured the void that surrounds them.

Director of photography: Maurizio D’Amato

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Vieni, raccontami una poesia ๐ŸŒน

Arte, poesia e sentimenti finalmente gustati in un circolo di amici GArt Gallery Pescara con l’intento di raccontarsi e confrontarsi attraverso la poesia della vita.โ™ฅ๏ธ

Ringrazio Francesco Di Rocco Francesco Di Matteo
Ph: Maurizio D’Amato

Bagna le mie labbra” di Manuela Di Dalmazi

Bagna le mie labbra
son secca di fiume,
l’umido e la carne
nell’affondo trascina
memorie da baciare
sulle linee del tuo collo.

Si fa grave il palpito
nel brusio dell’acqua,
tra grembi dei filari
godere nell’intimo
l’effluvio dei sospiri
racchiusi tra le labbra.

I MIEI PENSIERI di Sandra de Felice

Dove sono fermi i miei pensieri โ€ฆ
Erano steli di rose profumate
senza spine,
indossavano i colori sfumati del mare
e il sapore selvaggio del vento
e nei miei giorni
leggiadri aleggiavano.
Sono fermi adesso,
nel letto sgualcito dei ricordi
dove l’anima indossa
un velo di malinconia,
restano i miei pensieri
appoggiati ad un cuscino disilluso,
di solitudine,
in silenzioโ€ฆ

TUTTO PASSA
(ANCHE NOI) di Giulia Madonna

I giorni passano,
la vita passa,
ma questo dolore,
che mi porto dentro,
non sparisce.

Quel mio provare e riprovare,
quel mio tentare e ritentare
quel mio insistente bisogno d’amore
piรน da dare che da ricevere,
quando passerร ?

Non sono piรน bambina
ma ho l’appetito di una bambina,
la voglia di essere felice,
il desiderio di non fermarmi a sognare.

Ma le incrocio tutte io
le persone distratte,
le persone piene di sรฉ,
le persone non persone
vuote della loro strafottenza.

E quanto mi fanno male,
sempre cosรฌ,
sempre nella stessa maniera,
senza rispetto,
senza anima,
senza speranza.

Ma nonostante la delusione
io non rinuncio,
non mi fermo e aspetto,
perchรฉ so che un domani migliore
ci sarร ,
anche per me.


๏‘‡

Esuli pensieri

Per #fotopoetando-poesie sulle immagini.

“Esuli pensieri”

Esuli pensieri
cadenti
si adagiano
sul silenzio del mondo
eroso
a nasconderci gambi
di probabili fioriture.

(Artista: Architetto Fabiola Speranza )

Exile thoughts

Exile thoughts
falling
they recline
on the silence of the world
eroded
to hide stems from us
of probable blooms.

(da: รˆ tempo di disobbedire. Poesie infavolate, poesie virulente e altri versi)

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Recensione silloge poetica “รˆ tempo di disobbedire” a cura di Armando Saveriano

Ringrazio di cuore Armando Saveriano , per questa bellissima recensione alla mia ultima silloge poetica รˆ tempo di disobbedire Lfa Publisher estremamente profonda ed intellettuale che scava in ogni angolo della mia opera.

รˆ TEMPO DI DISOBBEDIRE โ€“ MANUELA DI DALMAZI โ€“ LFA PUBLISHER 2020 PP 142 Euro 19,50

Sullo sfondo di una cultura che anche prima della Pandemia planetaria accusava sradicamento, e di una civiltร  imbozzolata nelle proprie โ€˜liquideโ€™ nevrosi, si erge la indissolubile spiritualitร  di una poeta che, partendo dallโ€™imprevedibile, dallโ€™inaspettato, dal dolore, intreccia la propria vita con la conversione degli egoismi, degli impulsi ambiziosi e ciecamente regolati dalla Vanitร , e delle sterili, inflessibili monadi del privato, in una direzione comunitaria tesa al recupero dei valori e degli ideali ormai alla deriva, nella ricerca di un Lebensplan che tien conto dellโ€™esempio della Arendt, della lezione del neokantiano Hans Vaihinger e di Adler e non ultimo di Henry David Thoreau. La โ€˜disobbedienzaโ€™ del titolo รจ lo stimolo vitale per le speranze future da strappare con i denti e con le unghie, opponendo allo squallore delle brutture e al desolante quadro delle deresponsabilizzazioni (anche in seno alla famiglia) la reattivitร  tenace e construens, perchรฉ cosรฌ comincia il rilancio di unโ€™esistenza fuor di ogni anomia, imbracciando le armi intellettuali e socio-emotive di Ungehorsam und Widerstand. La poesia ha il potere di modificare il destino biologico e psichico? La risposta dellโ€™avvocata originaria di Guardiagrele in provincia di Chieti รจ di cauta e razionale affermazione: come Nelo Risi, Di Dalmazi ha da fare i conti con lโ€™imbrattante mota della delusione storica e con i morsi a tradimento del tragico capriccio esistenziale dellโ€™inaspettato, che sa essere ben crudele. Ma preda degli oscuri demoni di cui non sempre รจ consapevole, lโ€™uomo si dibatte in una spirale di ostilitร  e di malinteso; per tentare di riparare la sua natura, occorrerebbe prima cambiare le condizioni sociali. Eโ€™ una parola, obietteranno gli scettici. E qui mi vien di citare un aneddoto: durante una conferenza sul tema, una donna del popolo, dallโ€™intelletto acuto e audace, illo tempore prese la parola per affermare:โ€ Se รจ vero che non si possono cambiare, specialmente in tempi brevi, le condizioni sociali, io posso modificare, intanto, il modo con cui allevo i miei figli, e da domani comincerรฒ ad agire come ci ha spiegato Adler.โ€ Ora a me sembra che questo spirito combattivo sia proprio della Di Dalmazi, che tra lโ€™altro รจ Presidente dellโ€™Associazione Accademia Salute e Benessere di Pescara (dove vive), e legale dellโ€™Associazione โ€œLโ€™abbraccio dei Prematuriโ€ dellโ€™ospedale civile della cittร  abruzzese che diede i natali a Gabriele Dโ€™Annunzio e per la quale struttura profonde risorse ed energie nel campo del volontariato. Nessun dramma รจ mai irrisolto, sembra dirci attraverso i suoi versi, e la sofferenza รจ palestra per una fede ottimistica, alla luce del fatto che ogni diversa abilitร , fisica e/o psichica, possa essere compensata e non confinata nel disvantaggio razzistico della cosiddetta โ€˜minorazioneโ€™. La poeta รจ concreta nel pensare e nellโ€™agire e metabolizza persino gli eventuali fallimenti, virgolettandoli e considerandoli nuovi punti di partenza. Ella respinge il narcisismo del dolore e il tranello della compassione e isola ogni urto regressivo tendente, subdolo, alla resa o al minimo compromesso da refugium ipocritamente morale. Il suo corposo volume, dalle insolite dimensioni di album, di almanacco, di abbecedario, quasi aderente allโ€™ideale faรงon del maestro dellโ€™estetica Gillo Dorfles, si dispone ad un verso polifunzionale, di natura empatica, di catturante e โ€˜pedagogicaโ€™ intensitร , che risulta di agile accesso, accattivante, e che deriva da tutte le possibili stratificazioni della sua esperienza personale e sociale. Lโ€™ampio cantiere della sua attivitร  creativa la conduce nei viali istruttivi della tradizione favolistica e fiabesca tra ammiccamenti mai iperletterari a Grimm, Perrault, a Rodari (con spigolature di ironia ferocemente divertita e crudamente allegorica) e ad echi sottili di Calvino, Palazzeschi; e negli haiku la pervasivitร  di Ogiwara Seisensui, Mario Chini, Luigi Oldani, Mariella Bettarini, G. Bartolini Luongo. Che abbia abboccamenti metrici o persuasioni in libera composizione, Di Dalmazi non tradisce i suoi propositi di intrattenimento riflessivo, attraverso una prosodia nel rapporto poesia/prosa/teatro, grazie a versi diretti allโ€™ascolto armonico, produttore dellโ€™immaginario visivo della fantasia. Il bel fluire ritmico la protegge dalle griglie formali, la indirizza ad una pronuncia flessibilissima con tutto lโ€™impatto del vibrato di un pensiero gestuale, di una emozione dai bagliori repentini. E questo sia nellโ€™invenzione prodigiosa delle poesie โ€œinfavolateโ€ (in particolare Cappuccetto rosso e Hansel e Gretel), sia nella ripartizione delle โ€˜poesie virulenteโ€™ o di quelle dedicate allโ€™amore universale a tutto tondo, compresa la terra delle origini con affioramenti dellโ€™inconscio e catene archetipiche. Vasta e intrigante la sezione dellโ€™haiku, dai riflessi plurimi e dallโ€™aura dโ€™innocenza della parola, che incanta, fa sostare o piacevolmente trafigge. โ€œโ€ฆNon รจ il posto del cuore/anche se esso lo abita/ci si sveglia ogni mattina/a combaciare gli assoluti./Non รจ il posto dei sentimenti/anchโ€™essi ci vivono/tra cesti di ossa rotte/e fotoni di poesia./Non รจ il posto della gioia/tristezza/nรฉ della rabbia/o della solitudine./Siamo uno./Tantomeno il posto della passione/sgorgo purificato che piรน non bagna./Non รจ il posto della mente/della razionalitร ,/lโ€™amore non fa calcoli./Ma รจ il posto dove anela lo spirito/codice giร  scritto nei cieli/donde nudi/come trasparenza dโ€™aria/attraversammo deserti/sopravvivendo alle amputazioni/ove commiato non esisteโ€ฆโ€; โ€œSono io il mio tempo/ senza spazio/galleggio/in bilico sui bordi./Mi confesso in parole fluide/fatte di fecondi mutamenti/lenti/tralci di rose profumate./Su una meravigliosa terra/smossa/โ€Gaiaโ€/che crea senza vagito./A scovare lโ€™imperfezione/che rimanda/alla bellezza./Nel silenzio mistico della nascita.โ€; โ€œโ€ฆTi sento ridacchiare/ maledetta notte/anche tu non hai piรน nulla da offrirmi/anche tu stanca dei miei scarti/legati come aborti,/arti ritorti/a trattenermi i polsi/tra labirinti di lenzuola avulsiโ€ฆโ€/;โ€œ Lasciatemi andare/cosรฌ, libera/da ogni cosa/umana e disumana,/libera di volare/negli spazi di luce/intravista di scorcio./Lascio solo/il fruscรฌo dei miei versi/sono la mia storia/troverete/poche virgole come erba tagliata,/poche parentesi tra zolle di terra,/qualche punto interrogativo deserto/e molti punti e capo/al sorgere del soleโ€ฆโ€; โ€œE spera sempre/non getta mai la spugna/lโ€™onda che torna.โ€; โ€œForza รจ vita/che respira i silenzi/nei verdi spaziโ€; โ€œUn soffio muove/erbacce del passato/spiantale beneโ€; โ€œLegge la luna/รจ zingara la foglia/magia neraโ€; โ€œLa notte ardente/cielo rosso vermiglio/bruciano stelleโ€; โ€œTagliente pietra/brilla tra lโ€™erba secca/luce dโ€™inerziaโ€; โ€œAcqua salata/รจ mulinello il pianto/buco del mareโ€;โ€A randa randa/poppavia lโ€™albero/vela di taglioโ€.
ARMANDO SAVERIANO

Recensione silloge poetica.

Recensione silloge poetica ๐—˜ฬ€ ๐˜๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ผ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ

 Recensione silloge poetica “รˆ tempo di disobbedire” a cura di Armando Saveriano.

รˆ tempo di ringraziare “รˆ tempo di disobbedire”

Recensione silloge poetica ๐—˜ฬ€ ๐˜๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ผ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ
Manuela Di Dalmazi libri

Ringrazio di cuore Armando Saveriano , per questa palpabile recensione alla mia ultima silloge poetica รˆ tempo di disobbedire Lfa Publisher estremamente profonda ed intellettuale che scava in ogni angolo della mia opera.

Recensione silloge poetica รˆ TEMPO DI DISOBBEDIRE โ€“ Manuela Di Dalmazi โ€“ LFA Publischer 2020 PP 142

Le parole di Armando Saveriano.

Sullo sfondo di una cultura che anche prima della Pandemia planetaria accusava sradicamento, e di una civiltร  imbozzolata nelle proprie โ€˜liquideโ€™ nevrosi, si erge la indissolubile spiritualitร  di una poeta.
Partendo dallโ€™imprevedibile, dallโ€™inaspettato, dal dolore, intreccia la propria vita con la conversione degli egoismi, degli impulsi ambiziosi e ciecamente regolati dalla Vanitร , e delle sterili, inflessibili monadi del privato, in una direzione comunitaria tesa al recupero dei valori e degli ideali ormai alla deriva, nella ricerca di un Lebensplan che tien conto dellโ€™esempio della Arendt, della lezione del neokantiano Hans Vaihinger e di Adler e non ultimo di Henry David Thoreau.

รˆ tempo di disobbedire alla morte. Ma quale morte?

Nella silloge poetica, la โ€˜disobbedienzaโ€™ del titolo รจ lo stimolo vitale per le speranze future da strappare con i denti e con le unghie, opponendo allo squallore delle brutture e al desolante quadro delle deresponsabilizzazioni (anche in seno alla famiglia) la reattivitร  tenace e construens, perchรฉ cosรฌ comincia il rilancio di unโ€™esistenza fuor di ogni anomia, imbracciando le armi intellettuali e socio-emotive di Ungehorsam und Widerstand.


Disobbedire quindi alla morte dell’anima.

La poesia ha il potere di modificare il destino biologico e psichico?
La risposta dellโ€™avvocata originaria di Guardiagrele in provincia di Chieti รจ di cauta e razionale affermazione: come Nelo Risi, Di Dalmazi ha da fare i conti con lโ€™imbrattante mota della delusione storica e con i morsi a tradimento del tragico capriccio esistenziale dellโ€™inaspettato, che sa essere ben crudele.

Ma preda degli oscuri demoni di cui non sempre รจ consapevole, lโ€™uomo si dibatte in una spirale di ostilitร  e di malinteso; per tentare di riparare la sua natura, occorrerebbe prima cambiare le condizioni sociali.

Eโ€™ una parola, obietteranno gli scettici. E qui mi vien di citare un aneddoto: durante una conferenza sul tema, una donna del popolo, dallโ€™intelletto acuto e audace, illo tempore prese la parola per affermare:
โ€ Se รจ vero che non si possono cambiare, specialmente in tempi brevi, le condizioni sociali, io posso modificare, intanto, il modo con cui allevo i miei figli, e da domani comincerรฒ ad agire come ci ha spiegato Adler.โ€

Ora a me sembra che questo spirito combattivo sia proprio della Di Dalmazi, che tra lโ€™altro รจ Presidente dellโ€™Associazione Accademia Salute e Benessere di Pescara (dove vive), e legale dellโ€™Associazione โ€œLโ€™abbraccio dei Prematuriโ€ dellโ€™ospedale civile della cittร  abruzzese che diede i natali a Gabriele Dโ€™Annunzio e per la quale struttura profonde risorse ed energie nel campo del volontariato.

รˆ tempo di disobbedire: la cura dei versi.

Nessun dramma รจ mai irrisolto, sembra dirci attraverso i suoi versi, e la sofferenza รจ palestra per una fede ottimistica, alla luce del fatto che ogni diversa abilitร , fisica e/o psichica, possa essere compensata e non confinata nel disvantaggio razzistico della cosiddetta โ€˜minorazioneโ€™.

La poeta.

La poeta รจ concreta nel pensare e nellโ€™agire e metabolizza persino gli eventuali fallimenti, virgolettandoli e considerandoli nuovi punti di partenza.

Ella respinge il narcisismo del dolore e il tranello della compassione e isola ogni urto regressivo tendente, subdolo, alla resa o al minimo compromesso da refugium ipocritamente morale.

La silloge.

Il suo corposo volume, dalle insolite dimensioni di album, di almanacco, di abbecedario, quasi aderente allโ€™ideale faรงon del maestro dellโ€™estetica Gillo Dorfles.

Si dispone ad un verso polifunzionale, di natura empatica, di catturante e โ€˜pedagogicaโ€™ intensitร .

Risulta di agile accesso, accattivante, e che deriva da tutte le possibili stratificazioni della sua esperienza personale e sociale.

Lโ€™ampio cantiere della sua attivitร  creativa la conduce nei viali istruttivi della tradizione favolistica e fiabesca tra ammiccamenti mai iperletterari a Grimm, Perrault, a Rodari (con spigolature di ironia ferocemente divertita e crudamente allegorica) e ad echi sottili di Calvino, Palazzeschi.

Negli haiku la pervasivitร  di Ogiwara Seisensui, Mario Chini, Luigi Oldani, Mariella Bettarini, G. Bartolini Luongo.

Che abbia abboccamenti metrici o persuasioni in libera composizione, Di Dalmazi non tradisce i suoi propositi di intrattenimento riflessivo, attraverso una prosodia nel rapporto poesia/prosa/teatro, grazie a versi diretti allโ€™ascolto armonico, produttore dellโ€™immaginario visivo della fantasia.

Il bel fluire ritmico la protegge dalle griglie formali, la indirizza ad una pronuncia flessibilissima con tutto lโ€™impatto del vibrato di un pensiero gestuale, di una emozione dai bagliori repentini.

E questo sia nellโ€™invenzione prodigiosa delle poesie โ€œinfavolateโ€ (in particolare Cappuccetto rosso e Hansel e Gretel), sia nella ripartizione delle โ€˜poesie virulenteโ€™ o di quelle dedicate allโ€™amore universale a tutto tondo, compresa la terra delle origini con affioramenti dellโ€™inconscio e catene archetipiche.

Vasta e intrigante la sezione dellโ€™haiku, dai riflessi plurimi e dallโ€™aura dโ€™innocenza della parola, che incanta, fa sostare o piacevolmente trafigge. โ€œโ€ฆNon รจ il posto del cuore/anche se esso lo abita/ci si sveglia ogni mattina/a combaciare gli assoluti./Non รจ il posto dei sentimenti/anchโ€™essi ci vivono/tra cesti di ossa rotte/e fotoni di poesia./Non รจ il posto della gioia/tristezza/nรฉ della rabbia/o della solitudine./Siamo uno./Tantomeno il posto della passione/sgorgo purificato che piรน non bagna./Non รจ il posto della mente/della razionalitร ,/lโ€™amore non fa calcoli./Ma รจ il posto dove anela lo spirito/codice giร  scritto nei cieli/donde nudi/come trasparenza dโ€™aria/attraversammo deserti/sopravvivendo alle amputazioni/ove commiato non esisteโ€ฆโ€;

โ€œSono io il mio tempo/ senza spazio/galleggio/in bilico sui bordi./Mi confesso in parole fluide/fatte di fecondi mutamenti/lenti/tralci di rose profumate./Su una meravigliosa terra/smossa/โ€Gaiaโ€/che crea senza vagito./A scovare lโ€™imperfezione/che rimanda/alla bellezza./Nel silenzio mistico della nascita.โ€;

โ€œโ€ฆTi sento ridacchiare/ maledetta notte/anche tu non hai piรน nulla da offrirmi/anche tu stanca dei miei scarti/legati come aborti,/arti ritorti/a trattenermi i polsi/tra labirinti di lenzuola avulsiโ€ฆโ€/;

โ€œ Lasciatemi andare/cosรฌ, libera/da ogni cosa/umana e disumana,/libera di volare/negli spazi di luce/intravista di scorcio./Lascio solo/il fruscรฌo dei miei versi/sono la mia storia/troverete/poche virgole come erba tagliata,/poche parentesi tra zolle di terra,/qualche punto interrogativo deserto/e molti punti e capo/al sorgere del soleโ€ฆโ€;

โ€œE spera sempre/non getta mai la spugna/lโ€™onda che torna.โ€;

โ€œForza รจ vita/che respira i silenzi/nei verdi spaziโ€;

โ€œUn soffio muove/erbacce del passato/spiantale beneโ€;

โ€œLegge la luna/รจ zingara la foglia/magia neraโ€;

โ€œLa notte ardente/cielo rosso vermiglio/bruciano stelleโ€;

โ€œTagliente pietra/brilla tra lโ€™erba secca/luce dโ€™inerziaโ€;

โ€œAcqua salata/รจ mulinello il pianto/buco del mareโ€;

โ€A randa randa/poppavia lโ€™albero/vela di taglioโ€.

Recensione silloge poetica

ARMANDO SAVERIANO



recensione silloge poetica รจ tempo di disobbedire
Libro ๐—˜ฬ€’ ๐˜๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ผ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ

For a long time…

Da tanto tempo
ormai vivo
nell’abbandono
abbacinante
della poesia:
che qualcuno
mi percuota
o mi accarezzi
รจ irrilevante,
tranne lo Spirito.

ยฉManuela Di Dalmazi

For a long time
now alive
in abandonment
dazzling
of the poem:
that someone
hits me
or caress me
it’s irrelevant,
except the Spirit.

https://m.youtube.com/channel/UCGcjzS07wmIam6vRfuLP_9w

Salvezza

Col tempo
il bisogno di riprendere fiato
invoca quel vuoto
dove batte sottovoce
la poesia.

Un latrato di quiete.

Col tempo
impariamo a defilarci,
come tramonti tra scorci.

Nel viatico della luce.

Col tempo
impariamo a prendere
le distanze,
eleganti latitanze
tra i boschi della mente.

Non รจ presunzione,
รจ salvezza
un’ancรฒra di carezza,
nutre la forza.

รˆ nel silenzio dell’esodo
s’incarna un nuovo approdo.

ยฉ Manuela Di Dalmazi

“Salvation”

Over time
the need to catch your breath
invokes that emptiness
where it beats softly
poetry.

A bark of quiet.

Over time
learn to slip away,
like sunsets between glimpses.

In the viaticum of light.

Over time
we learn to take
distances,
elegant fugitives
in the woods of the mind.

It is not presumption,
it is salvation
a caress anchor,

nourishes strength.



It is in the silence of the exodus
a new landing is embodied.